Si svolgerà a Roma 24 giugno 2014, presso la Biblioteca Centrale Giuridica della Corte Suprema di Cassazione, il Convegno dal titolo “Per un diritto penale europeo; linee di tenedenze ed argomenti di discussione”.
Il complesso articolarsi dell’azione dell’Unione nel settore penale ha destato sospetti, diffidenze, timori, se non altro a motivo del fatto che al trasferimento progressivo di competenze normative in materia non era parallelamente coincisa l’individuazione di un quadro di princìpi e criteri condivisi capace di indirizzare l’esercizio di poteri da parte di Comunità e Unione.
Per un diritto penale europeo
La dottrina e la giurisprudenza nazionale e internazionale europea vanno offrendo un costruttivo contributo al dibattito.
Si tratta di riflessioni che tengono anzitutto in conto il fatto che l’Unione europea si presenta oggi come un’autorità di governo alla quale gli Stati membri hanno conferito competenze normative anche nel settore dell’amministrazione della giustizia penale.
La sua azione normativa deve dunque fondarsi sul rispetto di principi quali quelli di offensività, di colpevolezza, di stretta legalità penale, di extrema ratio della sanzione, di sussidarietà e di coerenza.
La sua azione normativa deve dunque fondarsi sul rispetto di principi quali quelli di offensività, di colpevolezza, di stretta legalità penale, di extrema ratio della sanzione, di sussidarietà e di coerenza.
Di questi principi e del loro accoglimento nell’esercizio dell’azione normativa dell’Unione europea si intende discutere nell’occasione della presentazione del volume “ARGOMENTI DI DIRITTO PENALE EUROPEO” di Antonietta Damato, Patrizia De Pasquale, Nicoletta Parisi, Giappichelli, Torino, 2°edizione 2014.