Il Garante per la protezione dei dati personali ha accolto il reclamo presentato nei confronti di Google LLC dando conto di un interessante e necessario principio, secondo il quale la concessione del beneficio della non menzione della sentenza di patteggiamento nel certificato del casellario giudiziale (per fatti risalenti nel tempo) perderebbe di senso ed efficacia, in quanto vanificato dalla conoscibilità dell’informazione desumibile dal trattamento operato dal motore di ricerca.

(GPDP provvedimento 21/07/2022 n. 9813878)

Il beneficio in tal modo riconosciuto dall’ordinamento, finalizzato a limitare la conoscibilità della condanna subita da un determinato soggetto, verrebbe, di fatto, vanificato ove fosse consentito al gestore di un motore di ricerca di trattare ulteriormente tale dato attraverso la reperibilità in rete di esso in associazione al nominativo dell’interessato, pregiudicando così la sfera giuridica di quest’ultimo.

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