Il delitto di maltrattamenti in famiglia in danno del coniuge assorbe il reato di atti persecutori anche in caso di separazione e di conseguente cessazione della convivenza, rimanendo integri i doveri di rispetto reciproco, di assistenza morale e materiale e di solidarietà che nascono dal rapporto coniugale.
(Cass. Penale Sez. 5^, sentenza 13 novembre 2012 – 14 febbraio 2013, n. 7369)
Testo integrale sentenza (fonte: www.cortedicassazione.it)