Non sussiste l’aggravante della destrezza nel caso in cui il derubato si trovi in altro luogo, ancorché contiguo, rispetto a quello in cui si sia consumata l’azione furtiva o comunque si sia allontanato da esso, in quanto in questo caso la condotta non è caratterizzata da particolare abilità dell’agente nell’eludere il controllo, ma dalla semplice temerarietà di cogliere un’opportunità in assenza di detto controllo.
Nel caso di specie si tratta di furto di materiale informatico detenuto da un operatore di società incaricata del servizio di fonoregistrazione all’interno di un’aula di tribunale ed eseguito in un momento in cui il detentore del bene è assente e l’aula non è sottoposta al controllo di terzi.
(Cass. Penale Sez. V, sentenza 18 febbraio – 17 marzo 2014, n. 12473)

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