La circostanza attenuante della partecipazione di minima importanza al reato di cui all’art. 114, comma primo, c.p., presupponendo un apporto differenziato nella preparazione o nell’esecuzionemateriale del reato stesso, non è applicabile ai reati omissivi in quanto il non facere è concetto ontologicamente antitetico alla sussistenza dei requistiti richiesti per il suo riconoscimento.
(Cass. Pen. Sez. IV, 6 novembre – 4 dicembre 2008, n. 45119, ric. Crepaldi e altri)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.