A integrare l’elemento psicologico della bancarotta fraudolenta per distrazione è sufficiente il dolo generico, che consiste nella coscienza e volontà di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa rispetto alle finalità dell’impresa, nella prevedibilità di un pregiudizio per i creditori sotto il profilo della riduzione della garanzia patrimoniale offerta dal debitore, mentre non è necessaria la consapevolezza dello stato di dissesto in cui l’impresa stessa si trova.
(Cass. Sez. V, 12 maggio – 23 settembre 2009, n. 37107. ric. Bonora)