Inidoneità dell’elezione di domicilio priva di qualsivoglia riferimento causale al procedimento penale per il quale è stata effettuata.
IL TESTO INTEGRALE DEL PROVVEDIMENTO:
[OMISSIS] provvedendo sulla questione di nullità proposta dalla difesa;
rilevato che elemento essenziale dell’elezione o dichiarazione di domicilio è l’inerenza rispetto ad un dato procedimento, atteso che esse sono valide ed efficaci “unicamente nell’ambito del procedimento nel quale sono state effettuate” (Cass. 9.6.2000 n. 3330);
osservato dunque che, a prescindere dall’atto nel quale la dichiarazione è racchiusa, per – in ipotesi – avere altra finalità, appare indispensabile il riferimento causale di essa ad un procedimento determinato o determinabile, circostanza qui esclusa dall’assenza di qualsiasi sia pur vaga riconducibilità dell’elezione di domicilio del C. [imputato] al presente fascicolo;
rilevato che ciò risulta avvalorato dalle modalità di effettuazione della dichiarazione, casualmente raccolta da organo di P.G. che acquisisce le indicazioni presenti nella banca dati FF.PP. [OMISSIS] tanto che l’atto veniva redatto al fine di trasmettere all’A.G. “apposita notizia di reato”;
ritenuto dunque di non poter escludere l’estraneità dell’inserimento del verbale di elezione di domicilio nel presente fascicolo e, comunque, il rispetto del diritto della persona sottoposta ad indagini di indicare o eleggere separato domicilio per ciascuno dei fatti per i quali venga indagata;
ritenuta dunque l’assolutà inidoneità dell’elezione di domicilio in questione e la conseguente nullità delle notificazioni su essa fondate;
P.Q.M.
dichiara la nullità della notificazione dell’avviso di cui all’art. 415 bis c.p.p. e degli atti conseguenti.
ORDINA
la restituzione degli atti al P.M. per quanto di sua ulteriore competenza.
(Tribunale di Roma, ordinanza 2 ottobre 2009 – Giudice Roja)
