Il 19 febbraio 2015 presso l’Aula Magna della Suprema Corte di Cassazione (ore 15,00) si svolgerà l’Incontro di Studio dal titolo “Il processo in absentia”.
La legge 28 aprile 2014, n. 67, nello sforzo di recepire gli orientamenti della Corte europea dei diritti dell’uomo e di incrementare l’efficienza della macchina giudiziaria, ha profondamente rivoluzionato gli istituti della contumacia e dell’irreperibilità, introducendo novità destinate ad incidere su quasi tutti i processi, in tutti i gradi di giudizio e finanche sul giudicato.
Se lo scopo della riforma è quello di favorire la celebrazione del processo nei confronti di un imputato pienamente a conoscenza della sua pendenza e di superare il meccanismo delle presunzioni disancorandolo dalla mera verifica della correttezza formale delle notifiche, vi è, tuttavia, da chiedersi se alla vecchia figura del contumace si sia effettivamente sovrapposta quella dell’assente consapevole.
Nel contempo, occorre interrogarsi sugli aspetti problematici delle recenti norme, che non sembrano fare del tutto a meno del concetto di contumacia, e giova riflettere sulla nuova figura della sospensione del processo nei confronti dell’irreperibile, sulle ricadute di essa nei gradi di appello e di cassazione nonché sugli effetti in tema di rescissione del giudicato.
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