La domanda di riparazione per l’ingiusta detenzione, oltre a potere essere presentata nella cancelleria della Corte di Appello, come espressamente previsto dall’art. 645, co. 1, c.p.p., richiamato dall’art. 315 c.p.p., può essere legittimamente inviata a mezzo posta, anche se tale modalità di inoltro comporta delle differenze rispetto alla presentazione attraverso il deposito in cancelleria: in primo luogo, la tempestevità della presentazione dovrà essere riferita al momento della ricezione del plico postale e non alla data di spedizione; inoltre, le modalità dell’utilizzo del mezzo postale devono in ogni caso garantire la certezza della provenienza del documento (ciò che si verifica, in particolare, in caso di autenticazione della firma nell’istanza).
(Cass. Penale Sez. IV, sentenza 6 ottobre 2011 – 19 gennaio 2012, n. 2103)

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